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Etruschi in Italia

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L'origine del popolo etrusco, dibattuta già dagli antichi, non è meno oscura di quella di tutti i popoli del continente eurasiatico, siano essi indoeuropei o altro, come ci insegna, per esempio, il caso dei Baschi. Questi aspetti riguardano un livello cronologico remoto o addirittura remotissimo, che affonda le sue radici nella preistoria dell'Europa, e sono destinati a restare sostanzialmente dei problemi irrisolti o risolti a metà. Come già affermava quasi centocinquanta anni or sono Theodor Mommsen, ciò che deve interessare la cultura moderna è la storia degli Etruschi, il loro concreto affermarsi e formarsi come popolo, che costituisce un fatto di piena età storica per il mondo mediterraneo, accaduto nella prima parte del primo millennio e come tale pienamente conoscibile grazie alla tradizione storica antica e soprattutto grazie all'archeologia.

La peculiare religione, gi? agli occhi degli antichi, ha costituito una delle principali caratteristiche etrusche; tra le forme artistiche l'architettura ? stata una manifestazione fondamentale della cultura etrusca, che ha dato il nome a uno stile e un ordine architettonico, quello tuscanico. La pittura ? stata una delle rare e perci? significative testimonianze della grande pittura parietale classica preromana. La scultura ? stata ricca di esperienze formali di rilievo; le arti minori con l'industria della suppellettile bronzea hanno costituito motivo di vanto e di fama mediterranea per i prodotti degli ateliers etruschi, al servizio di una classe dominante opulenta ed esigente. Gli stessi antichi hanno avuto piena coscienza del profondo significato di questa esperienza socio-politica e dell'enorme influenza storica esercitata dal mondo etrusco su quello romano, a partire dalla genesi dei simboli stessi del potere.. >>continua.

La peculiare religione, già agli occhi degli antichi, ha costituito una delle principali caratteristiche etrusche; tra le forme artistiche l'architettura è stata una manifestazione fondamentale della cultura etrusca, che ha dato il nome a uno stile e un ordine architettonico, quello tuscanico. La pittura è stata una delle rare e perciò significative testimonianze della grande pittura parietale classica preromana. La scul­tura è stata ricca di esperienze formali di rilievo; le arti minori con l'industria della suppellettile bronzea hanno costituito motivo di vanto e di fama mediterranea per i prodotti degli ateliers etruschi, al servizio di una classe dominante opulenta ed esigente.

Gli stessi antichi hanno avuto piena coscienza del profondo significato di questa esperienza socio-politica e dell'enorme influenza storica esercitata dal mondo etrusco su quello romano, a partire dalla genesi dei simboli stessi del potere, la sella curule, i fasci, gli abiti e la pompa dei magistrati e dei generali vittoriosi, che tanta parte hanno nello specifi­co modello di governo e di potere a Roma.

La loro formazione è collocabile tra la fine dell'età del Bronzo e gli inizi del­l'età del Ferro, cioè dalla cultura pro­tovillanoviana dell'età del Bronzo finale (1100-900 a.C.) a quella villanoviana dell'età del Ferro (900-700 a.C.) in cronologia convenzionale. Tra il 750 e il 650 a.C. avvenne l’affermarsi di una potente e opulenta aristocrazia, che fra alterne vicende ha dominato una parte cospicua della penisola rapportandosi in varia forma con le altre popolazioni italiche ed elaborando forme politiche proprie per governare gran­di e potenti città. La loro struttura sociale prevedeva ceti subalterni semiservili nelle campa­gne (e forse anche nelle città) e classi dominanti tendenzialmente oligarchiche.

Nell'arco quindi di poche generazioni, si passa da una società tribale basata su lignaggi a una società che si articola su famiglie nucleari: da questa trasformazione traspare in maniera inequivoca­bile la nascita della proprietà privata della terra e della sua ereditarietà in seno alla famiglia ristretta, primo atto di nascita delle società storiche.In questa fase, che vede gradualmente emergere dall'indistinto culturale dell'età del Bronzo la fisionomia specifica delle società più avanzate della penisola, nell'area corrispondente alla Toscana e all'Alto Lazio, dove in epo­ca storica sarà la culla della civiltà etrusca, si assiste a un grandioso processo di colonizza­zione di terre, che ha luogo in epoca villanoviana, e al contestuale prepotente manifestarsi di una straordinaria esperienza nella gestione dei processi metallurgici con significativi ac­cumuli di bronzo lavorato e non. >> segue

Etruscan shrew
Suncus etruscus
Etruskerspitzmaus (W3)

"sunck", also "sunke", "sunk".

[N. American Indian; "sunck squaw" app. represents Natick "sonksq", "sonkusq queen", "mistress" (f. sonqhuau he overcomes, has the mastery) = Narragansett "saunks", pl. "sauncksquuaog" (Roger Williams).]

In full "sunck squaw": The female chief or queen of an American Indian people.

• 1676 Connect. Col. Rec. (1852) II. 458 That ould peice of venum, "Sunck squaw" Magnus.
• 1677 Hubbard Indian Wars i. 105 The same Indians and their "Sunke Squaw", or chief Woman of that Indian Plantation.
• 1797 J. Trumbull Hist. Connect. I. 347 The six Narraganset sachems, and the "sunk squaw" or old queen of Narraganset.
• 1804 J. Haughton in Mass. Hist. Coll. IX. 83 note, Awaking one night, and finding his "sunck (queen)" lying near another Indian, he took his knife, and cut three strokes on each of her cheeks.

• Title: Aktivitätsmuster und Nahrungsbedarf bei Suncus etruscus
• By: Geraets, A
• Genre: Article
• Date of Publication: 1972
• Original Publication: Bonner zoologische Beiträge : Herausgeber: Zoologisches Forschungsinstitut und Museum Alexander Koenig, Bonn.
• Volume: 23
• Pages: 181 - 196
• Contributed by: BioStor

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• Title: Etude de la torpeur chez Suncus etruscus (Savi, 1822) (Soricidae, Insectivora) en captivité
• By: Frey, H & Vogel, P
• Genre: Article
• Date of Publication: 1979
• Original Publication: Revue suisse de zoologie.
• Volume: 86
• Pages: 23--36
• Contributed by: BioStor

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• Title: A biochemical and morphological investigation of "Suncus dayi" (Dobson, 1888) and discussion of relationships in "Suncus" Hemprich & Ehrenberg, 1833, Crocidura Wagler, 1832, and Sylvisorex Thomas, 1904 (Insectivora: Soricidae)
• By: Jenkins, Paulina
• Ruedi, Manuel: Catzeflis, Francois M
• Genre: Article
• Date of Publication: 1996
• Original Publication: Bonner zoologische Beiträge : Herausgeber: Zoologisches Forschungsinstitut und Museum Alexander Koenig, Bonn.
• Volume: 47
• Pages: 257--276
• Contributed by: BioStor

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• Title: The description of a new species of Suncus (Soricidae, Mammalia) from Central Africa
• By: Peterhans, J C Kerbis & Hutterer, Rainer
• Genre: Article
• Date of Publication: 2009
• Original Publication: Bonner zoologische Monographien.
• Volume: 55
• Pages: 141--159
• Contributed by: BioStor

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"Suncus etruscus" ("Etruscan shrew"): Its type locality is in Pisa, Italy, in the heartland of the ancient Etruscan civilization.

Suncus etruscus

"Etrurien", n "Etruria", ae, f [vet.; KLW p.310,2; GHL I,2473]; "Hetruria", ae, f [~ORB 177,1; VPL]. "Grossherzogtum Toskana" // "Etrurisch" "Etruscus", a, um [vet.; GHL I,2473; SYS: "Suncus etruscus"]

Pachyure asiatique (Suncus murinus)

Die "Etruskerspitzmaus" ("Suncus etruscus") gehört innerhalb der Familie der Spitzmäuse (Soricidae) zur Gattung der "Dickschwanzspitzmäuse" ("Suncus"). Im Englischen wird die Art "Etruscan Shrew", "Pygmy White-toothed Shrew", "Savi's Pygmy Shrew" oder "White-toothed Pygmy Shrew" genannt.
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Die "Moschusspitzmaus" ("Suncus murinus") gehört innerhalb der Familie der "Spitzmäuse" ("Soricidae") zur Gattung der "Dickschwanzspitzmäuse" ("Suncus"). Im Englischen wird die Art "House Shrew" oder "Asian House Shrew" genannt. Ein weiteres deutsches Synonym ist "Asiatische Hausspitzmaus".
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The "Etruscan shrew" ("Suncus etruscus"), also known as the "Etruscan pygmy shrew" or the "white-toothed pygmy shrew" is the smallest known mammal by mass, weighing only about 1.8 grams (0.063 oz) on average (The "bumblebee bat" is regarded as the smallest mammal by skull size and body length).

The "Etruscan shrew" has a body length of about 4 centimetres (1.6 in) excluding the tail. It is characterized by very rapid movements and a fast metabolism, eating about 1.5-2 times its own body weight per day. It feeds on various small vertebrates and invertebrates, mostly insects, and can hunt individuals of the same size as itself. These shrews prefer warm and damp climates and are widely distributed in the belt between 10° and 30°N latitude stretching from Europe and North Africa up to Malaysia. They are also found in the Maltese islands, situated in the middle of the Mediterranean sea. Although widespread and not threatened overall, they are generally uncommon and are endangered in some countries.
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Die "Dickschwanzspitzmäuse" ("Suncus") sind eine Säugetiergattung aus der Familie der "Spitzmäuse" ("Soricidae"). Die knapp 20 Arten dieser Gattung sind in Eurasien und Afrika verbreitet, zu den bekanntesten Arten zählen die "Moschusspitzmaus" und die "Etruskerspitzmaus", die - zusammen mit der "Schweinsnasenfledermaus" - als kleinstes Säugetier überhaupt gilt.
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Mantua (W3)

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"Mantua" wurde von den Etruskern gegründet, die den Ort "Manthva" nannten. Für ihre mythische Gründungsgeschichte wird die griechische Seherin "Manto" benannt; denkbar wäre auch ein Zusammenhang mit "Mantus", der etruskischen Gottheit der Unterwelt.
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Mantua was founded by the Etruscans and reached its heyday during the reign of the Gonzaga family, who ruled the city from the 14th to the 17th Century. In contrast, Sabbioneta is a planned ideal city built by a member of the Gonzaga family in the 16th Century.
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Veii (W3)

Veii: Rome's ancient Etruscan rival, now a park full of ruins.

Only 17 km northwest of the Eternal City stand the ruins of the rival that almost snuffed out early Roman civilization, long before Caesar or Augustus were born.

The great Etruscan city-state of Veii — the big trading power on the Tiber River for centuries — now consists of broken walls, grave-mounds, and rock-cut tombs painted with ancient frescoes.
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"Veji" (etruskisch "Veia", lateinisch "Veii", heute "Veio" beim römischen Stadtteil Isola Farnese) war eine wichtige antike etruskische Stadt; sie lag am Cremera, einem Nebenfluss des Tiber, 18 Kilometer nordnordwestlich von Rom und ist aus Siedlungen der Villanovakultur entstanden. In der Blütezeit der etruskischen Kultur hatte Veji mehrere tausend Einwohner.
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wikipedia.org
List of English words of Etruscan origin